Gonfiore alle gambe e alle caviglie, una sensazione di pesantezza o tensione: sono disturbi che molte persone sperimentano, ma che colpiscono purtroppo in modo particolare le donne.
Per noi, infatti, il corpo è in costante cambiamento, influenzato dai cicli ormonali, dalla gravidanza o dalla menopausa.
E questi cambiamenti, oltre a influire sul nostro benessere, possono lasciarci una sensazione di disagio anche dal punto di vista estetico.
Vedersi allo specchio e notare gambe gonfie o una pelle meno tonica può avere un impatto emotivo importante.
È normale sentirsi frustrate, magari pensando di non fare abbastanza per prenderci cura di noi stesse.
Ma è importante ricordare che la ritenzione idrica è una condizione comune, che si può gestire con consapevolezza e le giuste attenzioni.
Oltre a rappresentare un fastidio estetico, però, è bene non trascurarla perché, in alcuni casi, potrebbe essere il segnale di un problema di salute che richiede maggiore attenzione.
Prendiamoci il tempo per conoscere meglio questa condizione e scoprire insieme le strategie e i rimedi che possono aiutarci a sentirci più leggere e a nostro agio, nel corpo e nella mente.
Cos'è la ritenzione idrica e cosa la causa
Quando parliamo di ritenzione idrica facciamo riferimento a quella tendenza del nostro organismo ad accumulare liquidi negli spazi intracellulari.
Questo fenomeno è responsabile della comparsa di edemi, ovvero quei fastidiosi gonfiori che spesso notiamo sul nostro corpo.
La causa principale? Gli estrogeni, ormoni che svolgono un ruolo fondamentale e che rendono, noi donne, più predisposte a questo disturbo.
Tuttavia, oltre ai fattori ormonali, ci sono altre cause che possono favorire l’accumulo di liquidi, come:
- problemi alla circolazione sanguigna
- assunzione di farmaci antinfiammatori e cortisonici
- assunzione di anticoncezionali orali
- sovrappeso e obesità
- stile di vita sedentario
- alimentazione ricca di sale e proteine
- assunzione di alcol
- insufficiente idratazione
- fumo
Va detto che la gravidanza è responsabile di un aumento del rischio di ristagno dei liquidi così come lo stare troppo tempo in piedi senza muoversi o indossare capi d’abbigliamento strette e scarpe con i tacchi.
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Le malattie, invece, che possono avere come sintomo la ritenzione idrica sono:
- insufficienza venosa
- insufficienza renale
- insufficienza epatica
- insufficienza cardiaca
- ipertensione arteriosa
- patologie alla vescica
Generalmente, è possibile distinguere tra una ritenzione idrica fisiologica e una patologica in base alla persistenza del disturbo.
Nelle forme non gravi, infatti, la ritenzione idrica tende a migliorare e risolversi con semplici cambiamenti nello stile di vita.
Dove si accumulano i liquidi in eccesso
Sai perché la ritenzione idrica colpisce prevalentemente l’addome, i glutei e le gambe?
La risposta sta nel fatto che queste aree del corpo sono naturalmente predisposte all’accumulo di tessuto adiposo.
È proprio qui che gli estrogeni possono favorire l’accumulo di liquidi, causando quei gonfiori tipici della ritenzione idrica.
Se vuoi capire se il gonfiore che noti è dovuto alla ritenzione idrica, prova a esercitare una leggera pressione con il dito sulla zona interessata.
Se rimane un’impronta visibile per qualche secondo, è molto probabile che si tratti di un edema da ritenzione idrica.
Inoltre, potresti percepire:
- stanchezza
- mal di testa
- pesantezza agli arti inferiori
- dolore
- difficoltà di movimento
- perdita di appetito
Non confonderla con la cellulite che, sebbene interessi spesso le stesse zone del corpo, è dovuta a un processo infiammatorio ed è purtroppo più difficile da trattare.
Come drenare i liquidi in eccesso
Ora che sappiamo cos’è, perché si manifesta e come riconoscerla, dobbiamo comprendere cosa possiamo fare per eliminare i liquidi in eccesso.
L’aspetto positivo è che abbiamo diverse strategie da mettere in atto, ciascuna delle quali si rivela benefica non solo per la ritenzione idrica, ma anche per il tuo benessere generale.
Per migliorare la situazione possiamo intervenire su:
- alimentazione
- attività fisica
- rimedi naturali
Uno dei principali campi d’azione è quello alimentare. Da una parte è necessario ridurre il consumo di sale e di cibi ricchi di sodio e dall’altra è fondamentale aumentare il consumo di frutta e verdura fresca.
In modo particolare, ti consigliamo questo elenco di varietà ricche di potassio (ecco i segnali di una possibile carenza) e vitamina C:
- agrumi
- albicocche
- ananas
- asparagi
- banane
- broccoli
- carciofi
- carote
- cavolfiori
- cavoli
- cetrioli
- ciliegie
- cipolla
- cocomero
- finocchi
- fragole
- indivia
- kiwi
- lattuga
- meloni
- patate novelle
- peperoni
- pesche
- pomodori
- radicchio
- sedano
Quando si parla di alimentazione non ci riferiamo solamente ai cibi, ma anche ai liquidi e a ciò che beviamo.
È fondamentale bere almeno due litri di acqua al giorno, riducendo (o eliminando del tutto) le bevande zuccherate e quelle alcoliche. È preferibile evitare anche le bevande contenenti caffeina..
Tra gli alimenti da evitare presta molta attenzione anche a:
- dado da cucina
- formaggi stagionati
- cibi confezionati
- snack salati e dolci
- salumi e insaccati
- alimenti in salamoia
- salse e conserve
Sono tutti cibi ricchi di sodio, che per chi soffre di ritenzione idrica è meglio evitare.
Un consiglio: al posto del sale utilizza le spezie o le erbe aromatiche così da insaporire comunque le pietanze, ma senza introdurre altro sodio nel tuo organismo.
L’altro ambito su cui puoi intervenire è quello dell’esercizio fisico. Stare fermi non è sano, neanche per la ritenzione idrica.
Meglio quindi dedicarsi, regolarmente, a un’attività fisica a bassa intensità e di lunga durata (aerobica) per un paio di volte a settimana.
Camminate veloci, bicicletta e sport acquatici sono le opzioni migliori a cui fare riferimento.
E poi c’è tutto il mondo dei rimedi naturali. Esistono tisane e integratori che hanno tra le loro proprietà quella di aiutare l’organismo a eliminare i liquidi in eccesso.
Le più indicate sono quelle a base di finocchio, ananas, ortica, ginepro, carciofo, mirtillo, betulla e tarassaco.
Infine, puoi trovare sollievo tenendo sollevate le gambe, cambiando regolarmente posizione per non rimanere troppo a lungo nella stessa postura, indossando un abbigliamento comodo e non aderente ed eventualmente valutare il ricorso alle calze elastiche a compressione graduata.
Quando consultare un Medico
Per le patologie alle quali la ritenzione idrica è associata fai attenzione a questi segnali per i quali è necessario effettuare una visita medica:
- Il gonfiore non diminuisce dopo il riposo.
- Noti un aumento di peso improvviso e inspiegabile.
- Hai difficoltà respiratorie.
- Riscontri cambiamenti nella minzione, sia nella frequenza che nel colore dell’urina.
- Sperimenti una stanchezza estrema e cronica.
Se uno o più di questi segnali si presentano, è fondamentale consultare un medico. Una visita approfondita può aiutare a identificare la causa del problema e a stabilire il trattamento più adatto per il tuo benessere.
Se hai ancora dubbi o domande sulla ritenzione idrica e su come affrontarla, non esitare a contattare il nostro team tramite l'assistenza WhatsApp, sempre pronto ad offrirti il supporto e i consigli di cui hai bisogno per prenderti cura del tuo benessere.
Inoltre, non dimenticare di dare un’occhiata ai prodotti correlati che trovi in fondo a questo articolo, un valido aiuto per contrastare la ritenzione idrica e migliorare il tuo stile di vita.
